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Relamping Industriale: Cos'è e Come può Aumentare il Risparmio Energetico

Il relamping industriale si sta affermando come una delle soluzioni più efficaci per migliorare l’efficienza energetica e abbattere i costi di gestione. Ma cos’è esattamente il relamping industriale? E perché sempre più aziende lo scelgono come primo intervento per ottimizzare i propri impianti?

Chi gestisce un capannone, un laboratorio o un’area produttiva sa bene quanto l’illuminazione incida sui consumi e, di conseguenza, sulla bolletta. Eppure, l’illuminazione è spesso trascurata: si tende a sostituire le lampade solo quando si rompono, senza considerare che un impianto obsoleto potrebbe costare fino a tre volte di più rispetto a uno moderno a LED.

Cos’è il relamping industriale?

Il termine “relamping” indica l’attività di sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con nuovi sistemi più efficienti, solitamente a tecnologia LED. In ambito industriale, questa operazione non si limita alla semplice sostituzione delle lampade, ma spesso comporta una vera e propria riprogettazione dell’impianto di illuminazione, tenendo conto della normativa vigente, delle necessità specifiche dell’ambiente di lavoro e delle caratteristiche dell’attività produttiva.

Un’illuminazione industriale ben progettata migliora la visibilità, aumenta la sicurezza, riduce l’affaticamento degli operatori e, soprattutto, consente un risparmio energetico importante, che può arrivare anche al 70%.

Perché il relamping è così vantaggioso?

Il primo motivo per cui le aziende decidono di investire nel relamping è senza dubbio il risparmio economico. Ma non si tratta solo di tagliare i costi della bolletta. I benefici vanno ben oltre.

Grazie al relamping, infatti:

  • si riducono i consumi energetici e quindi le emissioni di CO₂;

  • si abbattono i costi di manutenzione grazie alla maggiore durata dei LED;

  • si migliora l’ambiente di lavoro, con un’illuminazione più uniforme e priva di sfarfallii;

  • si valorizzano gli spazi produttivi, anche dal punto di vista estetico e organizzativo;

  • si ottiene un ritorno dell’investimento in tempi molto brevi (spesso inferiori ai 2 anni).

Inoltre, grazie alle agevolazioni fiscali legate all’efficienza energetica, una parte dell’investimento può essere recuperata attraverso incentivi e detrazioni.

Relamping industriale: quando conviene farlo?

Ci sono diversi segnali che indicano la necessità di un intervento di relamping:

  • L’impianto di illuminazione è vecchio di oltre 10 anni;

  • Le lampade installate sono alogene, a scarica, neon o altre tecnologie ormai superate;

  • La manutenzione è frequente e costosa;

  • L’ambiente di lavoro risulta poco illuminato o presenta zone d’ombra;

  • I consumi energetici risultano eccessivi rispetto alla media di settore.

Anche in assenza di problemi evidenti, molte aziende decidono di procedere con il relamping in ottica preventiva, per evitare fermi impianto, razionalizzare le spese e migliorare la qualità degli ambienti in cui si lavora quotidianamente.

Il relamping non è solo “risparmio”: è un investimento in competitività

Spesso si pensa che l’illuminazione sia una voce marginale nel bilancio di un’azienda. Nulla di più sbagliato. Un impianto illuminotecnico moderno non solo consuma meno, ma ha un impatto diretto sulla produttività, sulla sicurezza e sull’immagine dell’impresa.

Basti pensare ai magazzini logistici dove la visibilità è fondamentale per evitare incidenti, o alle aree di produzione dove l’accuratezza dipende anche dalla qualità della luce. In questi contesti, un’illuminazione inadeguata può rallentare i processi, aumentare gli errori e compromettere la qualità del lavoro.

Con un intervento di relamping ben progettato, si migliora l’efficienza complessiva dell’azienda. Non è solo una questione di LED, ma di visione strategica.

Relamping e sostenibilità: un binomio vincente

Oggi non si può più parlare di impresa senza affrontare il tema della sostenibilità. Il relamping è uno degli interventi più immediati per ridurre l’impatto ambientale. La sostituzione delle vecchie lampade riduce drasticamente i consumi e, di conseguenza, le emissioni di CO₂.

Inoltre, i moderni corpi illuminanti a LED sono totalmente riciclabili, privi di sostanze pericolose come mercurio o piombo, e garantiscono una durata di vita fino a 50.000 ore. Meno sostituzioni significa meno rifiuti da smaltire.

Per le aziende che vogliono certificarsi ISO 50001 (gestione dell’energia) o migliorare il proprio rating ESG, il relamping rappresenta un passo concreto e misurabile.